Vespa VIPs

Rimontare la mia vespa, documentarmi su come fare, seguire gli altri appassionati vespisti nel mondo, mi ha fatto immergere ancora di più in questo fantastico universo. Mi sono reso conto di quanto sia famosa la vespa e di quanta gente nel mondo ne sia innamorata. Per non dire che viene usata tantissimo anche dalle aziende nella comunicazione, o nei film proprio per dare quello sapore italiano, quell’entusiasmo e felicità made in Italy, far rivivere la Dolce Vita, interpretare lo stile vintage…e per far sognare!

Ci siamo, ora si inizia a rimontare!  

Tutti i pezzi che abbiamo comprato, pulito, verniciato, cromato, sono pronti per essere messi al loro posto, uno dopo l’altro. Sono abbastanza eccitato perché ora la vespa incomincerá veramente a prendere forma, ma allo stesso tempo sono anche un po’ teso perché non so come si fa, non l’ho mai fatto e non ho idea da dove iniziare.
Per fortuna Carlo ha più di esperienze di me e sa come muoversi, ha già smontato e rimontato un bel po’ di moto e vespe. Poi la DDS24 è più attrezzata dell’officina del mio meccanico…qui non manca niente! Tutto quello che ti può servire c’è, ogni attrezzo, chiave inglese, vite, copricavo, materiale elettrico, per non parlare del trapano a colonna, morsa, flessibile, compressore. Vi giuro questo posto è il paradiso di un meccanico, manca solo una cosa: il calendario con le donne nude!! A quello ci penserò io, ne troverò uno di quelli super originali, da vera officina e glielo regalo…mi sembra un’ottima idea!

Come vi dicevo dobbiamo iniziare ma io non ho idea da dove. Ogni passo richiede una riflessione, uno studio, una prova, poi pensi di aver capito e finalmente inizi a sporcarti le mani. Quando poi sei a metà del lavoro qualcosa inizia a non quadrare, allora ti fermi e cerci di capire se stai facendo la cosa giusta, e poi finalmente capisci che non è così che si rimonta quel pezzo. Prima di iniziare dovevi passare il grasso, controllare i cavi, o fare un’altra cosa per poter poi montare il pezzo che volevi montare. Vi assicuro che ci sono state delle sere dove avremo messo solo un paio di viti, e altre dov’è al posto di andare avanti siamo addirittura andati indietro, smonta quello poi quell’altro, controlla questo, svita quello, per poi trovarci più indietro di dove eravamo partiti.

All’inizio è stato un po’ frustrante, più che altro perché pensavo fosse stato stato più facile e avremmo finito in fretta. Ho tutti i pezzi, ho le istruzioni, ho gli attrezzi, in qualche giorno la rimetto a posto e la riaccendo, un po come il Lego! 

Poi ho capito che dovevo usare un approccio diverso: dovevo prepararmi prima, documentarmi su come procedere e capire quali erano le fasi da fare prima e quali da fare dopo…poi ho scoperto YouTube! So già cosa state pensando, tonto YouTube esiste da anni!

Il fatto è che non mi era venuto in mente prima, non pensavo potesse aiutarmi. Sei lì, con le mani sporche, la chiave inglese del 13 in mano che non sai cosa fare, e incominci a parlare solo, a imprecare, a farti domande senza risposta. L’ultima cosa che ti viene in mente è di prendere il telefono e cercare aiuto. Invece è proprio da lì che devo iniziare!

Su YouTube puoi trovare tanti tutorial che ti guidano passo passo in ogni fase dello smontaggio e montaggio, fatti per dei meccanici esperti e capaci…una vera figata! 

Essendo su YouTube questi tutorial sono gratis, ma sono stati talmente importanti, e mi hanno aiutato così tanto che li avrei pagato qualsiasi prezzo.

Una volta presa la strada giusta, le cose hanno iniziato ad andare bene e sera dopo sera facevamo passi avanti. Prima l’impianto elettrico, poi le guaine e i cavi, il cavalletto, il freno posteriore, il faro posteriore, le frecce sui cofani posteriori, le barre cromate sulla pedana, le ruote e via così. Tutto procedeva bene, e pensavo che le cosa sarebbe andata abbastanza veloce e che presto avremmo finito. Sbagliato! Ben presto iniziarono altri problemi. to be continued 

Blue…like the sky!

Finalmente ci siamo, quasi non ci posso credere, il carrozziere ha finito!! La mia nuova vespa è pronta!!Ci ho messo un po’ a decidermi, e sono passato per vari mood ma alla fine ho scelto questo azzurro cielo intenso…proprio come in quelle belle giornate, dove guardare il cielo ti rende felice e ti fa sentire bene.

Ho chiesto a mio papá di venire dal carrozziere per vederla, scintillante come una vespa nuova. Volevo sapere cosa ne pensava, lui è sempre sincero nei suoi giudizi e volevo un opinione onesta e disinteressata.  
A dirvi la verità sono un po’ emozionato, ho mille domande che mi ronzano in testa: mi piacerà ? Avrò scelto il colore giusto? Non sarà troppo chiara? E se non mi piace? 
Tadaaa! Eccola…blue like a beautiful sky!

    

   
 

Il colore della mia vespa

In un post precedente vi ho raccontato un momento della ricerca per trovare un colore che i piacesse, una finitura particolare, uno stile nuovo da dare alla mia vespa. La ricerca é andata avanti per mesi, ogni moto che incrociavo che mi piaceva la fotografavo, osservavo ogni dettaglio e lo annotavo. Per non dire tutte le persone a cui chiesto un consiglio o quale fosse il loro stile preferito ( per vederne alcuni esempi vai alla pagina “Belle Vespe” dalla front page ).

Alla fine, deciso sul da farsi, una mattina sono andato dal carrozziere, sicuro di trovare il colore che volevo…avevo le idee chiare!

Il carrozziere mi da una cartella colori immensa, potrebbe stare in una libreria Billy dell’Ikea, c’erano ogni tipo colore immaginabile, pastelli, metallizzati, lucidi, opachi, ecc.. Solo dell’azzurro che cercavo ci saranno state 300 toni diversi, è tutto questo solo pe,r una marca di venirci…c’è ne erano almeno 3. Tra l’altro non è stato facilissimo farsi un’idea di come sarà poi il risultato finale, perché per scegliere dovevo guardare dei cartoncini 5×5 cm, e da lì immaginarmi come sarebbe stato sulla mia vespa. 

La scelta è stata molto più lunga e complicata del previsto, e per fortuna il carrozziere si è prestato a tutti i miei capricci. Dopo varie prove, sono arrivato ad una scelta di tre colori: 

  
 
il più chiaro è il colore originale Piaggio della mia vespa, quello in mezzo è il colore che avevo in mente ma che poi si é rivelato troppo chiaro, e l’ultimo a destra é il colore più vicino a quello della moto che mi piaceva al contesto della Deus. Dopo aver visto questa tavolozza con i 3 colori che avevo selezionato, ho scelto l’azzurro più scuro.

 Sembra essere tutto a posto adesso: ho scelto finalmente il colore, la vespa è sabbiata è pronta per essere dipinta, insomma non manca più niente. Invece sono riuscito a complicare ancora un pochino le cose.

Vi racconto che mi é successo il giorno dopo aver finalmente scelto il colore della mia vespa: stavo partendo per un viaggio di lavoro in Belgio, e in aereo, leggendo il Corriere, vedo la foto di una vespa di un colore che mi piace, era una vespa esposta al museo Piaggio. Era un segno del destino non potevo non ascoltarlo!

  
  
Quando sono atterrato mi sono messo al telefono per scoprire che tipo di colore era la vespa sul Corriere. Contatto la segretaria e le racconto la mia storia. Le ho rotto le scatole tutta la giornata, dicendole che per me era importantissimo avere quel colore, perché stavo per dipingere la mia vespa e pensavo che quello fosse il colore perfetto. Alla fine della giornata é riuscita a trovare il codice colore della vespa…grandissima!

Peccato che alla fine quando l’ho visto sulla tavolozza, vicino al colore che avevo scelto non mi convinceva, e quindi so rimasto con la mia prima scelta!

Originale o no?

Tra il dire il fare c’è sempre di mezzo il mare!La ricerca del colore andava avanti, avevo una short list di colori e avevo bisogno di fare delle prove colore da fare per chiarirmi le idee. Sono andato da Falleri (super colorificio per carrozzieri) a cercare i campioni colore,  convinto che fosse una cosa veloce. Invece il commesso del colorificio inizia a farmi 1000 domande sul tipo di colore che cerco, la marca, che finitura voglio…non ero assolutamente preparato a tutto ciò! Mi da 4 cartelle colori alte come un’enciclopedia, e mi dice di scegliere i colori che voglio! 

Dopo un po’ che sono lì a sfogliare cartelle colori, mi fa una domanda, che scatenerà il mio dilemma dei prossimi mesi: “I colori che cerchi sono colori Piaggio, approvati dalla FASI? Boh! 

Parlando scopro che per ottenere l’iscrizione al registro delle moto d’epoca, la moto deve essere restaurata seguendo il modello originale, nel colore e nei nei pezzi di ricambio, pena il rifiuto della richiesta. Questi sono i 3 colori originali Piaggio della mia vespa PX150: blue marine, azzurro metallizzato e sabbia

   
    
 All’inizio del restauro pensavo che avrei iscritto la mia vespa al registro delle moto d’epoca, se non altro per poter circolare senza problemi a Milano, dove sono in vigore le limitazioni per veicoli inquinanti. Avevo completamente sottovalutato quest’aspetto, ed ero convinto che una vespa restaurata avrebbe ottenuto l’iscrizione facilmente…sbagliato!!

Quindi il mio dilemma è: la faccio tutta originale, in ogni dettaglio così la posso iscrivere al registro moto d’epoca, o me ne frego e la faccio come voglio, fregandomene delle limitazioni…tanto non ti controlla mai nessuno”. Mi piacerebbe sapere cos’è avreste fatto voi?

Una volta iscritto al registro moto d’epoca (in teoria) potrei circolare liberamente a Milano perché avrei una deroga alle limitazioni alla circolazione, quindi dovrei essere tranquillo che niente e nessuno mi impedisca di usare la mia vespa. Questo era il vero nodo della questione, rischiare e no?

Per prima cosa ho incominciato a raccogliere tutte le informazioni sulle condizioni necessarie per l’iscrizione al registro, le leggi sulla circolazione in Lombardia e le limitazioni alla circolazione per l’inquinamento…una selva di leggi, con pure qualche controsenso ( the Italian way!). Rimaneva comunque il fatto che io volevo fare una vespa speciale, diversa dall’originale, una vespa custom. 

Ad un certo punto ho fatto una riflessione, vado in moto da più di 20 anni, se dovessi contare le volte che mi hanno fermato per un controllo forse potrei dire 1, ma perché penso che sia successo non perché me lo ricordi. Dopo un’attenta indagine e valutazione dei costi/benefici, giungo ad una brillante conclusione…Chi se ne frega!!!

La scelta di rifare la vespa come l’originale per avere la quasi-certezza che non avrò problemi, non mi convinceva tanto. Ho preferito quindi rifarla come volevo e prendermi il rischio…che tutto sommato è un rischio minimo! 

Ora che ho deciso che faccio la vespa come voglio io non mi ferma più nessuno…evvai!

Il sabbiatore

Per far si che il carrozziere possa fare un bel lavoro, bisogna prima sabbiare il telaio per togliere il vecchio colore e la ruggine, fino alla lamiera! Sembra facile a dirsi ma non sono molti i sabbiatori che sono capaci di sabbiare un telaio di una moto. Per fortuna il grande Carlo, in anni di restauri di moto, ha un’agenda con tutti i nomi che servono, il meccanico, il saldatore, il carrozziere e il sabbiatore.

Così il telaio e tutte le altre parti della vespa partono per la sabbiatura, e a me adesso non rimanere che decidermi sul colore definitivo con cui dipingere la mia vespa. 

Vi starete chiedendo ” ma perché non hai ancora scelto il colore?” …purtroppo no! Ho mille idea ma nessuna convinzione ancora.

Dopo una settimana il telaio è pronto e parte alla volta della carrozzeria. Morivo dalla voglia di andare a vedere il telaio perfettamente sabbiato, nudo e puro, perfetto in ogni sua curva…semplicemente bellissimo!

  
Era talmente bello che quando l’ho visto per un attimo ho pensato di lasciarla così, di non verniciarla più con un colore ma di lasciare la lamiera a vista. 

Vi ricordate la foto di quel serbatoio della moto che ho visto al contest della Deus ( vedi post Deus Ex Machina Contest), ecco pensavo di farla proprio così. Verniciare lamiera con una vernice trasparente lucida che mettesse in risalto le splendide curve del telaio, una forma fantastica, con quasi 70 anni di storia, e un design tutto italiano famoso in tutto il mondo!

Eccovi altre bellissime foto di telai di vespa.  
   
   

Deus Ex Machina contest

Mamma mia sono 3 mesi che non vi aggiorno più…che vergogna! Ad essere sincero vi devo dire che sono stato un po’ pigro…un po’ tanto! In questi mesi mi sono successe un sacco di cose e non vedo l’ora di aggiornarvi e raccontavi tutto.Andiamo in ordine, siamo ai primi di maggio e non ho ancora deciso il colore della mia vespa. Ho varie idea in testa ma no riesco a convincermi di nessuna. Nella speranza di chiarirmi le idee, chiedo ogni amico che incontro, di che colore farebbe la sua vespa dei sogni. Ad alcuni può sembrare una perdita di tempo ma mi piace condividere i lavori di restauro e, in questo modo, raccolgo vari punti di vista, e idee nuove.

Una domenica mattina mi chiama mio cugino Simone e mi dice che è al Deus Ex Machina dove c’è un contesto di moto custom. Lui è lì perché partecipa con una delle sue moto al costest nella speranza di vincere il primo premio…good luck Simo!!

Mi dice che devo assolutamente raggiungerlo li, perché ci sono un paio di moto custom che mi vuole far vedere, che potrebbero inspirarmi nella mia scelta. Che figata! 

Già l’ambiente e il clima che si respirava mi piaceva un sacco, per non parlare delle moto. Tutte bellissime, tutte originali, tutte costum, tutte artigianali…non sembrava neanche di essere a Milano, ma negli States. 

Anyway, la mia mission era di trovare idee interessanti per la mia vespa, e vi assicuro che ce ne erano molte. La bellezza delle varie finiture, dei dettagli, dove ogni particolare e’ stato studiato…un laboratorio di idee. Qui sotto ve ne faccio vedere alcune, quelle che più mi hanno colpito. 

   Il serbatoio è stato pulito fino la laniera e sono state lasciati I segni e le ammaccature. Poi è stato ricoperto con una vernice trasparente per prenderlo lucido… Immaginatevi che figata una vespa fatta così!

  Il parafango è il serbatoio di questa moto sono verniciati ma sembra invece lamiera.

 
Questa sella è bellissima! Il colore del cuoio anticato mi ricorda quello di una poltrona usata. Pur essendo nuova sembra che racconti una storia!

Dopo aver immaginato la mia vespa in vari modi, alla fine sono arrivato ad una decisione, che di fatto si avvicinava alla mia idea di partenza. La foto qui sotto vi mostra la palette di colori che voglio per la mia vespa: la sella color cuoio scuro, la lamiera azzurro scuro, finiture cromate, con degli inserti di bianco (la Suzuki )

 

Fino alla nuda lamiera

Oggi è domenica, la prima domenica di primavera, fuori una giornata da urlo, un sole splendente e in bel cielo blu. Molti avrebbe preferito godersi la bella giornata all’aperto, farsi accarezzare da un leggero venticello, respirare la primavera con la sua inesorabile voglia di vivere. Beh! ad essere onesto questo era il mio programma appena sveglio, un bel programma che mi avrebbe sicuramente soddisfatto…ma alla fine non è quello che ho fatto! A metà mattina mi chiama Carlo per chiedermi se volevo lavorare sulla vespa nel pomeriggio, non ho avuto un attimo di esitazione…certo che si!

Alla Dds24 la giornata è iniziata tardi, molto easy, in perfetta atmosfera domenicale, ma sentiva già  una vibrazione, l’energia di una grande giornata. L’obiettivo oggi è ambizioso ma raggiungibile, smontare la vespa fino alla nuda lamiera.

Via il motore, il manubrio,la forcella anteriore, i cavi elettrici e le guaine della frizione e acceleratore,  la centralina elettrica, e tutti le altre parti più piccole. Durante il pomeriggio si aggiungono mani preziose, Giovanni e Simone, che con cacciavite e chiave inglese in mano si sono uniti alla festa.

Il ritmo è incalzante, e uno ad uno smontiamo rapidamente le parti più grandi e ingombranti. E all’improvviso incomincia a intravedersi la bellissima carrozzeria della vespa, nuda e pura, con le sua forme morbide, sinuose, perfette.

Eravamo talmente presi e divertiti he non ci siamo accorti del passare del tempo, e in attimo erano già le 7. Quale migliore modo per finire un bel pomeriggio passato tra i motori e amici, un aperitivo al Deus cafe, in compagnia di altre moto custom e altri appassionati!

Sporchiamoci le mani

Quando inizi a svitare la prima vite, a togliere il primo dado, a liberare i fili che collegano cambio, freni e acceleratore, è come quando posi la prima pietra per la costruzione della tua casa, o incolli il primo pezzo del tuo nuovo modellino. Simbolicamente è un momento importantissimo, è di fatto il momento in cui i lavori sono ufficialmente iniziati.

Torno qualche ora indietro. Questa settimana ero in viaggio di lavoro in Spagna e precisamente martedì ero a San Sebastian, una ciutat mui mui linda dei paesi Baschi, quando mi arriva un sms di Carlo dove mi chiede se quella sera volevo iniziare a lavorare sulla vespa. Anche se ero lontanissimo, l’idea di iniziare a smontarla mi piaceva tantissimo, tanto che alla fine decidiamo di rimandare alla settimana.

Nello stesso pomeriggio, alle 19,37 mi arriva un whatsApp da Carlo dove mi dice: “non resisto…io inizio!”. Beh è come se regali un nuovo gioco ad un bambino e gli dici di aspettare domani per aprirlo. Quindi, mentre mi stavo gustando dei fantastici pica pica (alias tapas) in un bar nei calle di San Sebastian, Carlo si stava già sporcando le mani.